In Casa Cava è trascorso un weekend straordinario, in cui passato presente e futuro si sono incrociati. Venerdì pomeriggio abbiamo ospitato la diretta streaming dal Ministero, con l’epica notizia del passaggio nella short list delle candidate a Capitale Europea della Cultura. È molto significativo che la città abbia atteso questo momento all’interno di Casa Cava, per tutto quello che questa struttura significa per la storia dell’associazionismo culturale materano, per le politiche di recupero e gestione dei contenitori culturali messe in campo dalla Regione con il percorso di Visioni Urbane, per l’impegno di chi ha raccolto la sfida di curare questo spazio: Casa Cava è un luogo simbolo di positiva cooperazione tra istituzioni e tra pubblico e privato nel settore dei beni culturali.
Poi la musica: venerdì e sabato, la storica band degli Area – International Popular Group ha incontrato pubblico e musicisti (una lezione partecipata da oltre 50 giovani) e si è esibita in due performance memorabili di fronte a spettatori venuti da Danimarca, Francia, Spagna oltre che da Matera e altri comuni di Puglia e Basilicata.
In un’atmosfera magica, Paolo Tofani ha aperto il concerto di venerdì ricordando la Matera che aveva conosciuto nel ’77 dicendo che l’ha trovata profondamente cambiata, ma ugualmente affascinante e mistica. “Questa città e questi abitanti sembrano venire da un altro pianeta. Meritano di essere conosciuti da tutto il mondo”.
Dopo le emozioni, un ringraziamento sentito va a Paolo Verri, al Comitato Scientifico e allo staff di Matera 2019, a tutti gli amministratori, ai cittadini e ai volontari che stanno supportando questo processo, agli imprenditori dell’informazione, della cultura e degli eventi che stanno sostenendo con impegno e professionalità le iniziative sul territorio. Un grazie particolare alle associazioni culturali materane, che con entusiasmo, competenza e sacrificio, da decenni dissodano il terreno in cui è germogliato questo percorso.
Infine, grazie a Raffaello de Ruggieri: il suo insegnamento e la sua passione hanno contaminato tanti di noi e hanno contribuito, in lunghi anni, a costruire una città migliore per tutti. È bello che il suo volto commosso sia diventato il simbolo di questa sfida emozionante e di questo primo importante risultato nel cammino verso il 2019.
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