“Nella
provincia di Matera c’è una condizione di sicurezza quasi assoluta.
Vi faccio un esempio: in un anno si è registrata soltanto una rapina
in una farmacia. Quando lavoravo a Bari potevamo ritenerci fortunati
se le rapine in farmacia erano state solo tre in un giorno”.
Lo
ha affermato il Questore Luigi Liguori durante la presentazione a
Matera del calendario istituzionale 2020 della Polizia di Stato.
Non
ci sono stati set né ritocchi alle foto: ciò che viene fuori dai 12
scatti di Paolo Pellegrin – fotografo pluripremiato e membro di
Magnum Photos, tra le più importanti agenzie fotografiche
internazionali – è l’umanità di donne e uomini con la divisa
durante l’attività operativa.
Immagine
dopo immagine, Pellegrin è riuscito a narrare il delicato ruolo dei
poliziotti mettendo in luce gli aspetti interiori dei singoli
operatori dando risalto alla passione e allo spirito di servizio che
animano ogni singolo intervento.
Passione,
impegno e servizio
sono le parole che rappresentano al meglio l’autenticità della
Polizia di Stato e che indicano la volontà di essere sempre vicini
alla gente, mettendo a disposizione del Paese il proprio lavoro.
“Sono istantanee dalle quali rimane inalterata la nostra umanità, che deve continuare a caratterizzarci anche quando ci confrontiamo con il peggiore delinquente. – ha sottolineato il questore – In queste foto non ci siamo messi il vestito della festa, Pellegrin ha voluto catturare l’essenza della Polizia. In alcuni scatti ‘è un messaggio tragico insieme all’espressività e al dolore dei volti. Molto spesso, nei piccoli centri, il nostro è un approccio è di tipo umanitario, psicologico”.
Dal
2005 membro effettivo di Magnum Photos, una delle più importanti
agenzie fotografiche del mondo, Pellegrin con le sue fotografie dallo
stile inconfondibile, ha voluto ritrarre l’attività operativa
delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, attraverso un
racconto che mette a fuoco l’umanità dei poliziotti.
Paolo
Pellegrin è un grande reporter che ha viaggiato in tutto il mondo
raccontando con la sua macchina fotografica uomini, guerre, emergenze
umanitarie. Per il calendario 2020 ha realizzato 12 scatti in bianco
e nero che ritraggono le donne e gli uomini della Polizia di Stato
nel loro impegno quotidiano svolto con passione e spirito di
servizio, che sia nell’ufficio di un Commissariato, durante
un’esercitazione o nel covo di un latitante.
Anche
quest’anno la realizzazione del calendario ha trovato la partenship
di Unicef Italia Onlus. Il ricavato della vendita verrà devoluto al
Comitato italiano per l’Unicef per sostenere il progetto connesso
alla celebrazione del “Trentesimo anniversario della Convenzione
ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, occasione
per riaffermare i diritti degli under 18. Nonostante siano trascorsi
30 anni dalla firma della Convenzione ONU, infatti, ancora troppi
bambini vengono privati dei loro diritti, vivendo situazioni di
degrado, abuso e violenze.
Grazie
all’ormai consolidata partnership
con UNICEF, dal 2001 ad oggi sono stati raccolti circa 2 milioni e
650 mila euro e completati diversi progetti, tra cui il progetto
UNICEF “Yemen”, cui la vendita dei calendari della Polizia di
Stato 2019 ha permesso di devolvere 176.949 euro.
Inoltre,
come per la precedente edizione, il Comitato italiano per l’Unicef
riserverà una quota del ricavato delle vendite del calendario al
Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato, per
finanziare il Piano “Marco Valerio”, rivolto ai figli minori dei
dipendenti ed ex dipendenti della Polizia di Stato affetti da gravi
patologie croniche.
Il
calendario della Polizia di Stato 2020 si può acquistare online sul
sito www.unicef.it, nella sezione
“regali” (https://regali.unicef.it/shop/calendario-polizia/).
Al
costo del calendario (8 euro per l’edizione da parete e 6 euro per
quella da tavolo) dovranno essere aggiunte le spese di spedizione
che, indipendentemente dal numero dei calendari acquistati,
ammonteranno a 6 euro per ordine.
Il
calendario verrà consegnato direttamente a casa, esclusivamente sul
territorio nazionale.
Rossella
Montemurro