Tradizione rispettata per l’edizione numero 630 della Festa della Bruna, quella dell’anno in cui Matera è Capitale Europea della Cultura.
Alle 23,27 l’assalto in piazza Vittorio Veneto al carro in cartapesta – il tema religioso era “La fede genera cultura”, il discorso di San Paolo all’aeropago di Atene, inserito negli Atti degli Apostoli al capitolo 17, versetti 22-34 – guidato dall’auriga Dino Chiefa e realizzato dagli artisti Raffaele e Claudia Pentasuglia con la collaborazione, per la prima volta, di un gruppo di migranti del progetto Sprar della cooperativa Il Sicomoro. In pochi minuti il manufatto, realizzato in mesi di intenso lavoro, è stato distrutto, proprio come vuole la tradizione. Il giorno più lungo dei materani, iniziato all’alba con la Processione dei pastori, ancora una volta ha emozionato con il suo mix di sacro e profano: quella appena trascorsa è stata una delle edizioni più belle.
Particolarmente suggestive le luminarie che hanno incantato il pubblico con un gioco di luci e suoni realizzato dalla ditta Antonio Santoro di Alessano (LE). Conclusione dopo la mezzanotte con lo spettacolo da Murgia Timone dei fuochi pirotecnici a cura della ditta “Pirotecnica Santa Chiara” – Castorano.
Rossella Montemurro