Matera, a lezione di umanità nel laboratorio di artigianato solidale della Cooperativa Oltre l’Arte guidato dal maestro Uccio Santochirico

Matera, a lezione di umanità nel laboratorio di artigianato solidale della Cooperativa Oltre l’Arte guidato dal maestro Uccio Santochirico

Accoglienza, integrazione, solidarietà: nel laboratorio di artigianato solidale della Cooperativa Oltre l’Arte si respira tutto questo. Merito di Uccio Santochirico, maestro cartapestaio che ha realizzato il Carro della Bruna della scorsa edizione della festa, che dirige un laboratorio accogliendo quindici ragazzi diversamente abili. Ogni mattina, nella sede di via Carlo Levi 2 a Matera, sono al lavoro in un clima sereno, senza barriere né fisiche né mentali, uniti dalla creatività. C’è tanto entusiasmo, voglia di raccontare e raccontarsi in un luogo che diventa la testimonianza di un qualcosa che dovrebbe sempre accadere: una collaborazione alla pari tra normodotati e diversamente abili, in uno scambio che arricchisce reciprocamente. È una lezione di umanità quella di Uccio che ai suoi ragazzi permette una quotidianità in cui sono protagonisti in positivo: ognuno ha un ruolo, ognuno è importante. E che sia una carezza di incoraggiamento o allacciare le scarpe che si sono slacciate a uno dei ragazzi, Uccio non si tira indietro ma dimostra anche nei piccoli gesti di tenerci davvero ai suoi collaboratori speciali.

Maggiore inclusione sociale, riduzione dello stato di marginalità: finalmente non sono concetti fini a sé stessi, che lasciano il tempo che trovano, ma il senso di un un’iniziativa che andrebbe replicata all’infinito. Come all’infinito andrebbero replicati tanti educatori come Uccio.

“Merito anche dell’impegno della presidente Rosangela Maino, – sottolinea Uccio – di tutto il CdA e della coop. soc. Oltre l’arte che ci aiuta ad immaginare un presente e un futuro migliore per ciascuno di noi, per le nostre famiglie, per i nostri sogni e per le comunità in cui abitiamo. Un futuro attento a tutte le persone con ogni forma di fragilità e capacità”.

Rossella Montemurro